Accordo tra il Centro-Destra e il M5S. No a Paolo Romani
La questione delle presidenze delle due Camere, che determinerà i nomi della seconda e terza carica dello Stato, sta risolvendosi.
L’accordo sarebbe quello di portare un deputato di Forza Italia alla presidenza della Camera, mentre il Senato sarà presieduto da un pentastellato.
È questa l’intesa a cui si è giunti, con l’evidente intenzione di dare il via libera a Salvini come Presidente del Consiglio dei Ministri nel caso il Centro-Destra assumesse la responsabilità di governo.
Rimane però un nodo sul nome del candidato di Forza Italia, che secondo Berlusconi dovrebbe essere Paolo Romani. I 5 Stelle hanno ribadito il loro no in virtù del veto che il movimento pone su “condannati e indagati”.
Una volta trovato l’accordo sui presidenti, il Parlamento si riunirà domani per formalizzare le nomine attraverso la votazione. Solo a quel punto potranno partire le consultazioni del Capo dello Stato per conferire l’incarico di formare il Governo.
Siamo quindi in una fase molto interlocutoria. Gli schieramenti in campo hanno più volte ribadito di voler restare fermi sulle proprie posizioni programmatiche. Anche se qualche piccola apertura si riesce ad intravvedere.
Anche la posizione che fino a ieri appariva la più rigida, quella del PD, oggi registra uno spiraglio. L’On. Rosatello ha infatti dichiarato che il suo partito potrebbe aprirsi al dialogo dopo una revisione interna.