L’evoluzione a 360° del leader leghista.
Correva l’anno 1998 e il Comunista Padano Matteo Salvini dichiarava al giornale “Il Sole delle Alpi”: “Noi ci rapportiamo alle tematiche classiche della sinistra, dalla forte presenza statale alla liberalizzazione delle droghe leggere“.
Ora che il leghista si candida alla guida del Centro-Destra, la sua posizione è cambiata radicalmente: “Credo che per i nostri ragazzi sia meglio battagliare in Parlamento per il servizio militare obbligatorio che per la liberalizzazione di alcune droghe. Mio figlio ha 14 anni e io spero che un giorno possa dire che il suo papà ha fatto qualcosa di concreto“.
Due dichiarazioni antitetiche che sottolineano il profondo cambiamento di indirizzo di un politico. E non si tratta solo di cambiare idea. Siamo di fronte ad argomenti sostanziali che stabiliscono e delimitano tratti culturali e anche filosofici. In altre parole: si può cambiare idea, strategia. Ma difficilmente si muta così ampiamente su temi di questo livello. Anche perché derivano da ragionamenti che abbracciano diversi ambiti.
Improvviso amore per il tricolore.
E Salvini, circa il ripristino della Leva obbligatoria, non si ferma neppure davanti alle evidenti difficoltà economiche per la copertura. Nel corso della stessa intervista apparsa su Repubblica, il padano dichiara: “Se si vuole i soldi si trovano. Non credo nel solo servizio civile, perché se uno vuole oggi ha mille possibilità. Quindi meglio un obbligo di 6-8 mesi, per ragazzi e ragazze che potranno scegliere se farlo civile o militare. Molti Stati che hanno disarmato ora stanno tornando sui propri passi“.
Anche questa posizione evidenzia un contrasto. Ed è quello con le posizioni storiche della Lega. Facendo affiorare dubbi di demagogia. Alla domanda su questa dicotomia, Salvini ha risposto: “Mi becco un giorno sì e uno no del cretino da Bossi che vorrebbe che io mi occupassi solo di Milano. Ma per me l’Italia è bella tutta, da Bolzano alla Sicilia“.
Nella foto de La Stampa un giovane Matteo Salvini quando era capolista dei Comunisti Padani e voleva lo spinello libero.