L'ultima "grillata": parlamentari estratti a sorte

L’ultima “grillata”: parlamentari estratti a sorte

Il comico attacca sul fronte delle istituzioni

Sul suo blog Beppe Grillo, padre del Movimento 5 Stelle, ha lanciato una nuova sfida-provocazione. I Parlamentari del movimento, in futuro, potrebbero essere estratti a sorte.

Aldilà della boutade, la proposta mette in seria accusa la competenza degli uomini di governo. Asserendo una tale tesi il comico pare voler mettere in rilievo il fatto che la massima espressione della Democrazia, ovvero il Parlamento, sarebbe solo questione di numeri e non di competenze.

Ma allora, c’è da chiedersi, perché avere un Parlamento? Non sarebbe meglio allora servirsi di una “Camera virtuale” in cui l’espressione di voto sia data dal numero di consensi avuti in campagna elettorale?

Una situazione kafkiana che mina alle basi il sistema democratico riducendolo ad un’assemblea da operetta.

Ecco quanto ha dichiarato Grillo: “L’intuizione è di un certo Brett Hennig: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in parlamento. Le selezioni dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società. Tuttavia, ci sarebbe un importante effetto collaterale: se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l’abbiamo sempre pensato. Non fraintendetemi, non dico che è perfetto ma la domanda giusta è: funziona meglio? Per quanto mi riguarda, è Sì”.

Sul fatto che possa essere una boutade, Grillo lascia una porta aperta concludendo: “C’è una campagna per un senato popolare in Francia e un’altra campagna in Scozia. Sarebbe come un cavallo di Troia nel cuore del governo. E poi sostituire le elezioni con il sorteggio. Oggi stanno accadendo cose incredibili. Si sta mettendo in discussione tutto. Le idee di queste persone non sono così strane come appaiono. Io ne so qualcosa. Come diceva Renè Descartes, ‘se vuoi veramente conoscere la verità, almeno una volta nella vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose’ “.

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