Ecco tutte le misure che cercheranno di salvare un patrimonio della nostra tradizione
Le misure per arginare lo spopolamento delle aree rurali, montane, e quelle economicamente arretrate prevedono una serie di interventi che fanno ben sperare.
Sono state studiate per dare soccorso ai paesi con meno di 5.000 abitanti situati nelle zone che sono state inoltre interessate da dissesti idrogeologici.
Le armi che saranno usate per far rivivere questi borghi partono da incentivi mirati a recuperare i centri storici. Ma ci saranno anche agevolazioni per supportare le stazioni ferroviarie e le case cantoniere. Sarà diffusa la banda ultra-larga e si avranno aiuti per promuovere i prodotti a chilometro zero.
Saranno privilegiati quei comuni in cui lo spopolamento è stato più evidente, prendendo in considerazione il periodo che va dal 1981 fino ai nostri giorni.
È certamente una boccata di ossigeno per tutti quei paesini che non vedono all’orizzonte, almeno per il momento, la luce della sopravvivenza per i prossimi anni.
In questo modo il governo cerca di arginare il ricorso allo spostamento dei giovani alla ricerca di realtà lavorative diverse da quelle della tradizione geografica di residenza. Salvaguardando inoltre usi e costumi che hanno da sempre caratterizzato la “diversità” della nostra penisola nei confronti di altri popoli. E che ci ha reso un popolo di alto profilo culturale.
L’iter parlamentare
La Camera ha dato l’ok alla Legge. E se non ci saranno sorprese la cifra che verrà destinata a questo scopo sarà di 100 milioni di euro da assegnare da ora fino al 2023.
Ne beneficeranno scuole e strade. Saranno implementata l’efficienza energeticadell0’edilizia pubblica. Si prevede anche l’acquisizione e la riqualificazione di edifici in stato di abbandono, ed anche di terreni.
Nei comuni che sono potenzialmente interessati alla legge vivono circa 10.000.000 di Italiani. Si tratta quindi di un intervento doveroso da parte dello Stato, visto che si sta parlando di più di un sesto della popolazione del nostro Paese.