“Gettate l’ancora in Cristo”
Fin dai tempi del governo Tambroni. Ma anche prima per il suo antifascismo militante e per diverse altre vicende storiche, Genova è definita “la rossa”.
Spesso l’accezione politica di questo colore ha significato un’opposizione quasi automatica nei confronti della Chiesa di Roma. E in certi casi anche delle Religioni in genere “Oppio dei popoli di marxiana memori).
Ieri però, la gioia e la partecipazione dimostrate dai genovesi a Papa Francesco nel corso della sua giornata di visita parevano testimoniare il contrario.
Il Papa che entra nel cuore
Bergoglio ha saputo entrare nel cuore di tutti. E a scavare un posto che a questo punto non esiterei a definire di preminenza, anche in quello degli schivi e riservati Liguri. La Liguria, infatti era tutta schierata a dare un caloroso benvenuto al Papa argentino. E certo questa dimostrazione d’affetto non è dovuta solo alle origini italiane della famiglia Bergoglio. Una famiglia che, come ha ricordato l’Arcivescovo Bagnasco, partì per il nuovo mondo proprio dal porto di Genova.
Il programma della giornata
Il Papa, dopo aver fatto tappa presso l’Ilva di prima mattina, dove ha incontrato i lavoratori, si è recato al Santuario della Madonna della Guardia.
Questo Papa sa toccare il cuore e dimostra di avere la sensibilità di incrociare i sentimenti delle persone.
La visita è infatti proseguita in quello che è stato definito il santuario della sofferenza dei bimbi. L’Istituto Gaslini. Al termine il bagno di folla a Piazzale Kennedy dove ha concelebrato la Sanra Messa con il clero ligure.
Nel corso della giornata il Papa ha voluto incontrare anche alcuni senzatetto e una rappresentanza di detenuti.
Lavoratori, bambini, sofferenti, senzatetto, detenuti. Sono questi i privilegiati nell’animo del Papa.
I Genovesi hanno dimostrato il loro carattere attento, schivo e composto. Si sono lasciati andare certamente a esplosioni di gioia. Ma hanno ascoltato la Santa Messa e il Papa in un silenzio e raccoglimento quasi surreale.
La parola del Papa
L’Omelia del Papa è stata incentrata sulla gioia e sulla fiducia che il Cristiano deve saper necessariamente riferire al Cristo. Rimarrà probabilmente storica la sua frase: “Gettate l’ancora in Cristo”, che in un contesto genovese, fatto di gente di mare, non può che aver colpito nel segno. le sue parole hanno toccato molti temi, ed è tornato spesso con frasi toccanti su quello del lavoro.
L’intervento del Card. Bagnasco
L’intervento finale dell’Arcivescovo Angelo Bagnasco è stato interrotto per ben quattro volte dagli applausi della folla. I riferimenti dell’Alto Prelato all’affetto delle varie componenti del mondo ligure nei confronti di Bergoglio è stato infatti sottolineato dal gradimento popolare.
Un’ultima considerazione va rivolta ai numerosi volontari e alle Forze dell’Ordine che hanno garantito un sereno e fluido svolgimento della giornata. I controlli sono stati discreti ma efficaci e tutto è stato verificato senza enfasi.
La giornata si è conclusa sulle note di “Ma se ghe pensu“, le cui parole sono state tradotte in simultanei al Papa.
La speranza dei Liguri è, come lo stesso Bagnasco ha voluto sottolineare, nel cuore del Papa resti anche un po’ di Liguria. Ne siamo certi!