Provvedimento anti-terrorismo della UAE
La Emirates, compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, ha emesso una misura anti-terrorismo attraverso la quale le donne tunisine non potranno imbarcarsi sui suoi mezzi.
Il provvedimento, a carattere temporaneo, è stato adottato, in quanto gli Emirati sarebbero in possesso di informazioni di intelligence secondo cui tra i foreign-fighter che ritornano da Siria e Iraq ci sarebbero donne tunisine che avrebbero in progetto di effettuare attentati nel Golfo. Questo è almeno quanto dichiara la portavoce della presidenza tunisina Saida Garrach.
La decisione ha scatenato la reazione del governo tunisino. In risposta è partito l’invito a boicottare la compagnia araba. Lo slogan coniato per l’occasione è: “No woman, no fly”. Niente donne, niente voli. Nel frattempo tutti i transiti degli aerei della Emirates sono stati sospesi negli aeroporti del paese.
Le reazioni
La Tunisia è da tempo impegnata in un programma di difesa dei diritti delle donne. E la dichiarazione della Garrach è esplicita: “La Tunisia comprende le preoccupazioni degli Emirati, ma non può accettare il modo in cui sono state trattate le donne tunisine”.
In vari ambienti il provvedimento è stato interpretato come sessista. Numerose esponenti della società civile tunisina si sono schierate in opposizione alle restrizioni. Da qualche parte arriva anche qualche commento pesante. Come ad esempio quello della studentessa in Legge Shaima Dalali, che a quanto riporta Corriere.it, ha dichiarato: “Mai sottostimare una nazione che ha fatto un rivoluzione”.
È stata tirata in ballo anche l’attrice Jennifer Stone. A lei è stata rivolta da Olfa Said la domanda: “Come donna mi chiedo quale sia la tua reazione al bando contro le donne tunisine”.
In effetti, però, con la sconfitta dell’Isis, il transito di foreign-fighters attraverso gli scali degli Emirati, si è indubbiamente intensificato. E nonostante la vicenda porti alla ribalta lo scontro tra sicurezza e parità dei diritti, la situazione è abbastanza critica. Di certo emerge l’impegno delle autorità del Golfo nel contrastare il terrorismo di matrice oltranzista islamica.