Previsti prezzi da 4 a 7 euro. C’è chi punta ad abbassarli a 2 euro.
Alla luce delle ultime notizie pare sempre più improbabile che dietro alla diffusione del covid-19 ci sia una manovra economica, come prospettato dai complottisti.
Si stanno infatti concretizzando sul mercato i kit che serviranno a determinare la presenza del virus. I prezzi ai quali le regioni stanno comprando non sono affatto proibitivi e molto probabilmente non arricchiranno grandi gruppi, ma spalmeranno i guadagni su diverse aziende.
Attualmente i prezzi di vendita all’ingrosso sono stimati tra i 4 e i 7 euro, ma nulla è ancora completamente definito, visto che molte regioni si apprestano solo ora agli acquisti.
La notizia destabilizzante del mercato dei kit-covid è quella del tentativo di abbassare ancora il prezzo portandolo addirittura a €. 2,00 per unità.
Se si fa un rapido conto del numero dei kit che le Regioni italiane compreranno ci si accorge che si arriva nell’ordine dei milioni, ma non è certo quanto i complottisti avevano indicato come somma che potesse giustificare una strategia tanto spietata.
Consideriamo inoltre che i test che si effettuano ora in laboratorio sono condotti in pochi centri: non tutti sono in condizione di eseguirli.
È pur vero che la cifra derivante dalla vendita in tutto il mondo è stratosferica. Questi importi saranno però spalmati tra tutti i gruppi che hanno prodotto i numerosi tipi di test. Non esiste infatti alcun centro di raccolta in monopolio. E tante, al contrario, sono state le aziende che hanno abbracciato il business.
Resta il discorso sui vaccini. Questi sono in realtà un problema cavalcato con scarsa convinzione, in quanto è evidente che non siano ancora pronti. E ciò sta a testimoniare che non c’è premeditazione.
L’Istituto Spallanzani, e non credo lo si voglia accusare di far parte della “congiura”, ha annunciato lavori avanzati che prevedono l’inizio dei test solo a luglio. Il che sta a significare che i tempi di realizzazione sono ancora lontani.
A ciò si aggiunga che gruppi di potere ipotetici che avrebbero potuto beneficiare stanno perdendo con la pandemia miliardi di dollari sulle borse internazionali.
Insomma, ci si deve rassegnare a considerare questa pandemia un evento catastrofico ma naturale: nessuna dietrologia.