Dai tecnici di Facebook la lettura del pensiero

Dai tecnici di Facebook la lettura del pensiero

Lettura del pensiero: Scienza e NON Fantascienza

La notizia è rimbalzata clamorosamente dal recente convegno F8 di Facebook per sviluppatori.

Facebook e Neuralink hanno annunciato un’interfaccia in grado di trasmettere il pensiero e battere sul computer circa 8 parole al minuto. Entro pochi anni si arriverà a trasferire un ritmo di circa 100 parole in sessanta secondi.

Regina Dugan, del team di ricerca e sviluppo di Facebook ha mostrato un video nel quale una donna indossava l’interfaccia, che consiste in una cuffia ricca di elettrodi.

Siamo di fronte alla prima vera utilizzazione di una tecnica di lettura del pensiero.

La Dugan è stata alla dirigenza del DARPA, l’agenzia militare statunitense di ricerca. La tecnologia mostrata è molto simile a quella usata dai militari nel periodo della sua permanenza in agenzia.

Le dichiarazioni di Zuckerberg

Lo stesso Mark Zuckerberg ha voluto commentare la vicenda: “Stiamo lavorando ad un sistema che permetterà di digitare dal cervello circa cinque volte più velocemente di quanto si possa fare oggi sul cellulare. Intendiamo farla diventare una tecnologia indossabile che si potrà produrre su larga scala“.

Aldilà della suggestione e della meraviglia che questa nuova tecnologia crea inevitabilmente, non si può fare a meno di pensare a futuri utilizzi della scoperta. Se si riusciranno ad intercettare e decodificare i pensieri, tutto assume connotati diversi. Anche i rischi che usi ed abusi di queste pratiche potranno introdurre nella vita comune di ognuno di noi.

Gli studi sulle interfacce cervello-computer, però, non si fermano qui.

Un risvolto certamente meno inquietante e molto più confortante viene dalla stessa Neuralink, partner di Facebook nell’interfaccia sopra descritta. La società di Elon Musk sta effettuando ricerche su un sistema che si annuncia molto utile. Contribuirà infatti a ripristinare la comunicazione per le vittime di lesioni cerebrali e ictus. Musk prevede di poter lanciare questo prodotto sul mercato entro circa 4 anni.

Queste notizie sono state commentate in Italia anche sulla prestigiosa rivista BBC Scienze.

 

 

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