La misure adottate dal mondo dello sport. Serie A verso la chiusura entro giugno.
Lo Sport si organizza per limitare i danni, soprattutto economici, che la diffusione del coronavirus sta creando in tutto il mondo. Le misure sono allo studio degli addetti ai lavori, e per il momento sono poche le decisioni adottate. Tra queste figura da ieri quella da parte della UEFA di posticipare al 2021 lo svolgimento degli Europei di Calcio.
Federazione e Lega di Serie A stanno prendendo coscienza che una ripresa entro il mese di aprile potrebbe essere impossibile. La nuova data che si sta quindi valutando per il ritorno dei campionati sarebbe maggio. Ciò è stato reso possibile proprio dal rinvio ufficiale degli Europei, che di fatto consentirebbe la conclusione regolare, seppur in ritardo, dei tornei nazionali.
Le conseguenze
Questi sconvolgimenti stanno creando numerosi problemi a livello economico ai club e le società di tutto il mondo. Tanto da far emergere la possibilità che questi chiedano supporto agli stessi atleti. Non si esclude infatti che venga messa in discussione una riduzione degli ingaggi pattuiti per gli atleti.
Alla luce delle ultime previsioni, che potrebbero anche risultare ottimistiche, la stagione dovrebbe concludersi verso metà luglio. Il campionato infatti, con le ultime 12 giornate da disputare più i recuperi, terminerebbe a fine giugno. Resterebbero poi da disputare le partite di ritorno delle semifinali e la finale di Coppa Italia.
Sorge inoltre il problema dei contratti dei calciatori, che scadono a fine giugno. Si renderebbe necessaria una proroga, ma questa ipotesi è osteggiata dalla UEFA.
Le Olimpiadi
Riguardo alle Olimpiadi la decisione del CIO è arrivata nella giornata di ieri attraverso il seguente comunicato: “L’emergenza legata al virus COVID-19 sta influenzando i preparativi per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e sta cambiando di giorno in giorno. Il CIO rimane pienamente impegnato nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e, con più di quattro mesi prima dei Giochi, non crede sia necessario prendere decisioni drastiche in questa fase. E che qualsiasi speculazione in questo momento sarebbe controproducente. Il CIO incoraggia tutti gli atleti a continuare a prepararsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nel miglior modo possibile”.
Sorge però un evidente problema sportivo. Gli atleti, sono invitati appunto a allenarsi “nel miglior modo possibile”. È ovvio che ci saranno differenze di possibilità di allenamento tra i diversi atleti residenti in nazioni diverse. Nazioni che hanno adottato misure molto differenti e che saranno colpite in momenti non contemporanei. Ci si domanda a questo punto quanto potrebbe essere veritiero il risultato sportivo di una manifestazione alla quale i partecipanti hanno avuto modo di prepararsi in condizioni così disuguali.
Nel mondo
Nel frattempo si apprende che anche la Conmebol, ovvero il campionato sudamericano di Calcio per Nazioni, è stata rinviata all’anno prossimo. Non che la situazione coronavirus sia impellente anche da loro, ma in via intelligentemente precauzionale. Non si esclude infatti la possibilità di una maggior diffusione anche in Sud America, ma soprattutto si è preso in considerazione l’alto numero di calciatori che giocano in Europa.
Insomma il mondo dello Sport reagisce adeguandosi alla situazione e cercando di bilanciarsi tra salvaguardia della salute e gli enormi interessi economici che gli ruotano attorno.