Da Madrid una speranza
Confortanti notizie arrivano dalla sperimentazione, e che sono stati presentati oggi al congresso della Società europea di oncologia medica in corso a Madrid.
Si tratta di un nuovo farmaco immuterapico che riguarderà circa un terzo delle persone colpite dal tumore polmonare.
Circa il 30% dei malati di cancro ai polmoni, soffre di una varietà denominata carcinoma polmonare non a piccole cellule. È un tipo di tumore non più operabile. Questo nuovo farmaco è riuscito ad arrestare l’avanzata del male per un periodo di tempo ben tre volte superiore.
Inutile sottolineare che nella serrata lotta contro i tumori, il tempo costituisce un alleato molto prezioso. Ogni secondo, soprattutto, costituisce una vittoria sulla morte, ma si traduce in maggiori possibilità di spazio per la ricerca.
Nel caso specifico di questa specie di tumore, il farmaco ha prodotto un periodo immune dall’avanzamento del male, di ben 16,8 mesi. Il tempo medio di arresto che si riesce a raggiungere con il placebo è di circa 5 mesi.
Il carcinoma polmonare non a piccole cellule porta alla morte il 15% di chi ne è affetto, in circa 5 anni. Lo studio di questo farmaco immunologico protrarrebbe quindi l’aspettativa di vita di almeno 10 anni, portandola a 15.
Indubbiamente la lotta contro i tumori si sta rivelando una guerra senza esclusioni di colpi, soprattutto da parte dello spietato male.
I numero dei pazienti sui quali è stata condotta la sperimentazione è 713. Sono stati divisi in due gruppi. Il farmaco è stato somministrato per 12 mesi, ogni due settimane, relativamente ad un gruppo. All’altro è stato somministrato un placebo.
C’è da aggiungere che il placebo utilizzato in sperimentazione, in questo caso è … la vita normale, in quanto non esistono terapie per questo tumore, dopo chemio e radioterapia.
Notizie come queste aprono le porte alla speranza di arrivare un giorno a debellare questa piaga aperta sull’Umanità.