Provocazione sul caso che sta infiammando il mondo del lavoro.
La notizia dell’applicazione del braccialetto elettronico al polso dei magazzinieri di Amazon sta facendo il giro del mondo.
Nel nostro Paese, data la vicinanza con la prova elettorale, è diventato anche un argomento per raccogliere consensi.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta. Un congegno elettronico con sensore di rilevazione di prossimità è in grado di far vibrare un bracciale quando si trova in vicinanza del relativo congegno sintonizzato.
In questo modo le mani del magazziniere vengono in un certo senso “guidate” verso il pacco che il lavoratore sta cercando.
Le perplessità nascono per diversi motivi. Questo sistema di “guida automatica” applicato ad un arto del magazziniere, strumentalizza la figura umana riducendola all’essenza androide. In pratica l’uomo viene considerato come un robot.
Ma c’è altro. I sindacati temono che il bracciale possa essere utilizzato come rilevatore di efficienza del lavoratore, monitorando i suoi gesti.
La vicenda fa scattare alcune considerazioni. Spesso i cittadini si lamentano circa l’efficienza della classe politica. E soprattutto della presenza sul posto di lavoro.
Se questa filosofia venisse accettata ci sarebbe quindi da domandarsi perché non applicarla ai più discussi tra i “dipendenti pubblici”: i parlamentari.
In definitiva, infatti, sono loro quelli che direttamente i cittadini pagano (e profumatamente) e dai quali si deve pretendere la maggiore applicazione al lavoro. Anche perché la loro “missione” sarebbe (con condizionale d’obbligo) legata al conseguimento del bene comune.
La corsa all’immediato
E intanto Amazon lancia “Prime Now” attraverso la quale si potranno ricevere le merci acquistate nel giro di 2 ore.
Si tratta di un progetto attivo già in Italia che è partito da Milano e servirà in breve le grandi città. Per poi diffondersi in tutta la penisola.
A “Amazon Prime Now” sono interessate soprattutto le aziende che vendono online prodotti alimentari. La consegna così veloce rende quindi possibile la spesa giornaliera delle massaie senza che si muovano da casa. Un duro colpo ai piccoli negozianti, per i quali la ferita potrebbe essere mortale, ma anche per la grande distribuzione tradizionale.
Pare proprio che Amazon voglia tutto!