Da Palermo il leader di Forza Italia lancia la campagna elettorale
In Sicilia per sostenere Nello Musumeci, candidato del Centro-Destra alle imminenti consultazioni elettorali per le regionali dell’isola, Berlusconi ha affrontato il più ampio tema della guida del governo.
Il “cavaliere” si è anche spinto oltre, dando indicazioni sulle intenzioni di manovra circa l’assegnazione delle poltrone da Ministro. Ha infatti dichiarato: “Secondo il nostro programma nel Consiglio dei Ministri, 12 su 20 saranno della vita civile, delle imprese, della cultura. Solo 8 devono essere politici e di questi 3 di FI, 3 della Lega e 2 di Fdi. Ho fatto leggere il programma a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni e sono d’accordo. Nel centrodestra c’è concordia su come deve essere formato il prossimo Consiglio dei ministri e sul programma”.
A queste affermazioni ha fatto però eco da Palagonia Matteo Salvini sostenendo: “Siamo qui per le regionali. Non parli di Ministri, non mi interessa”.
Dal canto suo, il leader della Lega ha già fatto sapere di essere pronto ad assumere la guida del Centro-Destra (e quindi dell’eventuale governo in caso di vittoria), se il suo partito fosse il più votato della coalizione.
Di fatto la “gara” elettorale interna al Centro-Destra, sarà tra Forza Italia e Lega. Resterebbe per cui esclusa dalla competizione per la leadership della coalizione Giorgia Meloni.
Ritornando sul tema della giornata, Berlusconi ha sottolineato: “Ho visto i numeri del dopo Crocetta. Sono un vero disastro. Non è vero quello che dicono: il centrodestra organico ha governato la Sicilia per 9 anni e 8 mesi. Il centrosinistra, invece, per 45. E questa è la proporzione delle responsabilità”.
Competitività e infrastrutture
Riguardo poi a competitività e infrastrutture, l’ex cavaliere ha citato una graduatoria: “Siamo al penultimo posto dell’Europa. La Sicilia è al 237.a su 263 regioni in Europa per competitività. Questa è l’eredità che ha lasciato il governo Crocetta che ha derubato il vostro futuro”.
Un accenno infine agli impresentabili nelle liste di FI. Su questo argomento Berlusconi è stato lapidario: “Abbiamo messo i migliori. Qualcuno solleva eccezioni su un paio di nomi. Se non piacciono non votateli: tutto qui!”.