I riflettori sono caldi e pronti ad illuminare tutto l’immenso prato verde, le divise ufficiali sono li, e aspettano solo di essere indossate. Dall’alto degli spalti celesti si inizia a percepire un suono soave che preannuncia una festa.
Padri e figli iniziano la scalata verso la propria postazione, sciarpetta nel collo, bandierina innalzata al cielo e gli occhi carichi d’emozione. Il gioco del calcio non è solamente un rincorrere un pallone da una parte all’altra di un rettangolo chiamato campo. In ogni partita giocata e soprattutto seguita, è come se ci fossero i 90 minuti della vita di ognuno di noi. Emozione, gioia, attesa, dolore, tristezza, delusione, sofferenza. Non sono forse queste emozioni che contraddistinguono la vita di ognuno di noi?
Beh sicuramente c’è chi è d’accordo e chi magari no. Ma quando in ogni passione c’è il cuore di un uomo al centro che combatte, nulla mai è vano, superficiale o non degno di essere ricordato. L’emozione di un gol, la tristezza di una sconfitta, l’ansia per un rigore che sta per essere battuto, l’attesa del fischio d’inizio come quando sei pronto al primo appuntamento, il cuore che batte perché non aspetti altro se non la fine della partita per esternare tutta la tua gioia, sono tutte sensazioni vere che la vita offre ad ognuno di noi. 90 minuti che sembrano una vita intera.
Ecco perché questa sera, i tifosi di Benevento e Roma, di Atalanta e Crotone, di Cagliari e Sassuolo, di Genoa e Chievo, di Verona e Sampdoria, di Juventus e Fiorentina, di Lazio e Napoli, di Milan e Spal, di Udinese e Torino, non saranno mai stanchi di vivere ciò che dà gioia e amore al proprio cuore.
È tornata la serie a, sì , ma non è altro che la vita di ognuno di noi che scende in campo…ad amare…soffrire….gioire…in poche parole…a vivere…