Perché ricordare Giovanna d’Arco su un blog satirico-informativo?
Motivi ce ne sono a bizzeffe. A partire dall’attualità del personaggio. E se la satira non è direttamente coinvolta e non appare in modo evidente, può essere nascosta tra le pieghe della conoscenza della vita di Giovanna. Magari ragionando sulla profondità e sulla serietà di un personaggio che troppo spesso viene conosciuto in modo superficiale. Infine, conoscere la Storia fa parte di un ambito informativo, che è proprio de Il Super Redattore.
La chiamata di Dio
Giovanna nacque a Domrémy, in Francia, presumibilmente nel 1412. Trovò la morte a soli 19 anni il 30 maggio del 1431. Di origini umilissime (figlia di contadini della provincia francese) era profondamente religiosa. Si sentì chiamata da Dio a correre in aiuto alla sua patria.
A soli 17 anni si recò dal Delfino Carlo, il futuro Carlo VII che si trovava a Chinon. Giovanna doveva essere una persona eccezionale. Immaginate cosa doveva significare per una donna adolescente del medioevo riuscire a farsi ricevere nell’accampamento del Delfino di Francia. E riuscire poi a ottenere il comando di una compagnia di soldati per sferrare un’offensiva contro gli Inglesi durante la Guerra dei 100 anni.
Giovanna in armi
L’8 maggio 1429 conseguì una clamorosa vittoria contro le truppe del Re d’Inghilterra. Questo trionfo le valse l’appellativo di “Pulzella d’Orleans”. 10 giorni più tardi sconfisse gli Inglesi a Patay, consentendo ai Francesi di liberare il territorio fino a Reims.
La riconquista di Reims fu fondamentale anche perché in quella città si svolgevano da secoli le incoronazioni del di Francia. Carlo ebbe così l’opportunità di salire al trono.
Una volta conquistato il potere, il Re fu indotto dalla corte a cercare un compromesso e la pace con gli Inglesi. Giovanna invece non ne volle sapere e proseguì la sua guerra da sola, con l’aiuto dei suoi fedeli soldati.
La fine
Il 24 maggio del 1430 Giovanna fu catturata dai Borgognoni, alleati degli Inglesi. Fu venduta ai nemici per 10.000 tornesi e venne imprigionata nel Castello di Rouen. Si svolse poi un processo per eresia e stregoneria che fu in realtà la farsa di un falso tribunale dell’Inquisizione con giudici simoniaci e prezzolati dagli Inglesi.
Una volta condannata, venne arsa viva sulla piazza del Mercato Vecchio a Rouen il 30 maggio 1431. Carlo VII non fece nulla per aiutarla. La giovane venne riabilitata già nel 1456.
Giovanna d’Arco fu beatificata il 1909 da papa san Pio X e canonizzata nel 1920 da papa Benedetto XV.
La morale
Qual’è l’insegnamento che ci porge Santa Giovanna d’Arco?
Il primo tra tutti è che l’amore patrio è un valore cristiano.
Il secondo è che la Pace NON è il bene più alto. Davanti e prima della Pace c’è la Giustizia.
Il terzo è che è giusto lottare, ma per la Verità e NON per il Potere.
Infine possiamo fare una considerazione: quante volte i nostri giovani si fermano dinnanzi alle prime difficoltà. L’impresa di Giovanna non deve essere considerata “solo” quella delle vittorie nelle battaglie. Fa pensare soprattutto la sua tenacia e intraprendenza nel sollevare la testa, donna e adolescente, in un mondo che considerava le donne alla vergognosa stregua di esseri inferiori.